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Sede Informazioni
Marco Manini
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“…quando le parole precedono le immagini la percezione diretta risulta molto difficile…per vedere abbiamo bisogno di tempo di contemplazione, tempo per muoverci tra sensazioni che tendono a sfumare …la contemplazione di certe opere moderne ci sorprende non per cià che ci porta a dire, ma per le sensazioni di silenzio obbligato che ci provoca” (Eulalia Bosh) | |||
Quali coordinate darci, e dare ai ragazzi, per cercare di entrare, capire e interpretare l’opera contemporanea al di là della critica o delle conoscenze iconologiche? Questo progetto nasce come una delle proposte per la sezione didattica del Museo d'arte contemporanea di Lissone. La nostra metodologia è basata sul "fare per capire" ; i percorsi prevedono l'utilizzo di giochi originali ed inediti attraverso i quali i ragazzi entrano nel mondo delle opere d'arte in maniera divertente, suggestiva, cogliendone anche aspetti e concetti complessi. Accanto alle strutture ludiche utilizziamo una comunicazione di tipo narrativo, non logico storico critica, che maggiormente coinvolge l'insieme della personalità dei ragazzi anche nelle sfere emozionali: d'altra parte siamo convinti che un'opera d'arte è prima di tutto una cosa bella che fa piacere guardare o usare, un' emozione in grado di parlare alla vita interiore o affettiva di qualsiasi spettatore attento, anche bambino. |
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Contenuti Parlare all’infanzia d’arte significa agire su concetti teoricamente complessi con semplicità e soprattutto con grande leggerezza ; il discorso sull’arte moderna e contemporanea a maggior ragione deve essere chiaro sintetico comprensibile ed al tempo stesso efficace e leggero. Si tratta infatti di fare entrare i ragazzi nello spirito, nelle emozioni, nelle curiosità, nella materia, nel gesto, nella poetica di un' opera, offrendo loro l'occasione per capire da dove viene : quali processi, sguardi, esperienze, riflessioni la compongono, l'hanno preceduta e in qualche modo ne spiegano l'esistenza. Se nella pittura classica la presenza della figura, dei generi, del racconto, dell'espressione dei sentimenti sui volti, rende più colloquiale e comprensibile l'approccio all'arte, (anche su tematiche complesse come la luce o i contrasti di colore) nell'approccio a quelle opere d'arte contemporanea in cui la figura è assente, vengono a mancare possibilità importanti di comunicazione/comprensione con i ragazzi. E' necessario allora proporre giochi che percorrano anche i processi attraverso i quali un artista o un movimento è arrivato ad esprimersi. Volendo fare un esempio: di fronte a quadri di Pollock o Vedova i nostri primi pensieri e progetti tendono alla ricerca di quali possibilità ludiche, quali 'macchine' percettive e manipolative si possano inventare perchè i bambini scoprano il come e il perché (quali emozioni, gesti, sguardi, rapporto con la realtà) di quei quadri. O ancora: se vogliamo avvicinare i ragazzi ai paesaggi astratti di W. Crozier ci pare importante proporre un percorso attraverso il quale scoprire le varie raffigurazioni del paesaggio dai vedutisti settecenteschi, agli impressionisti, ai macchiaioli, cubisti, fino alle trasformazioni in astratto di Kandiskij, Klee ecc. I contenuti - per la scuola primaria (consigliato dalla terza classe in poi) e per la scuola secondaria - in sintesi saranno: approccio all'astratto Tre o quattro incontri di due ore dove non si sperimentano tecniche pittoriche definite da stili e correnti, ma si esplorano attivamente gli strumenti, i materiali, i procedimenti, le modalità per arrivare alla definizione di un’opera pittorica. E allora di volta in volta l’esplorazione privilegerà un approccio puramente visivo piuttosto che materico, spaziale o concettuale. Per questo ci avvarremo non solo dei materiali classici dei laboratori di manipolazione ma anche degli strumenti audio-visivi – telecamere e monitor – con cui i ragazzi hanno sempre più familiarità quotidiana e che ci permettono di esplorare i materiali manipolati, disegnati , ritagliati attraverso la rielaborazione creativa della video-arte |
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struttura organizzativa Il numero di incontri può variare a seconda delle esigenze della scuola che richiede l’intervento; in genere prevede un modulo di tre o quattro incontri: A) Percorso completo - si articola in 4 incontri per gruppo-classe (8 ore)
Primi due o tre Incontri - laboratori a scuola: hanno la funzione di esplorare i temi e i contenuti attraverso giochi di vario genere, mirati su opere d'arte importanti per arricchire, spiegare o completarne i contenuti. I giochi sono di manipolazione, composizione o scomposizione, visivi, corporei, linguistici organizzati per lo più per piccoli gruppi - ci avvarremo non solo dei materiali classici dei laboratori di manipolazione ma anche degli strumenti audio-visivi – telecamere e monitor Ultimo incontro - Laboratori di realizzazione o sperimentazione artistica: sono un momento di operatività centrato sulla produzione di qualche cosa e quindi su un' esplorazione artistica concreta, adeguata all'età del gruppo, attraverso la quale i ragazzi mettono in opera parte delle suggestioni, scoperte nei precedenti incontri. Iniziative come fare un breve video, un lavoro di dripping, la realizzazione di un paesaggio solo con i colori, un'installazione, un modello….
Ideazione e produzione di CLAC - Brunella Bonfanti, Marco Manini e Claudio Vigoni
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